Born in Rome, attended the 'Academy di Belle Arti' in Florence, under supervision of Domenico Purificato and Carlo Severa, then attended the studio of Albert Lassueur in Siena.
In 70’s sets up a personal exhibition in the Gallery 'Jacopo della Quercia' in Siena, which was presented by the art historian Enzo Carli; there she has continued to exhibit her artistic work in various collective regional and national exhibitions until these days.
In the 80’s and the 90’s, while working as a high school teacher of music education, she enriched her skills with disciplines related to the oriental arts and dance therapy.
In the 2000’s, after an internship with Nigel Konstam, she developed her sculpturing skills; consequently, in 2006, she accepted a commission by the Roccalbegna (Grosseto) Municipality to reinstall the War Victims’ Monument (previously created by her father, sculptor Vico Consorti, then lost).
Alongside with sculpture (in alabaster, terracotta and bronze) she developed techniques of collage, silk painting, black&white and colour drawing.
Her works are present in various private collections.
She died in Siena, on June 28, 2018.
Giovanna Consorti has always lived in the Sienese countryside, on the Consorti family farm. There she established a living and working space, according to her needs and tastes.
Conosco Giovanna Consorti da una vita.
Per i miei bambini lei era la zia Giovanna che preparava
biscotti squisiti e ci accoglieva in quel suo paradiso
terrestre, sulla grande aia fiorita da dove, scendendo,
si arriva al boschetto di bambù e al grande frutteto.
Giovanna doveva apparir loro come una specie di fata
che si destreggiava tra orto, cucina e marmellate, pennelli,
colori e pianoforte. Per anni, infatti, abbiamo
avuto il privilegio di sentirla di tanto in tanto suonare.
Privilegio di pochissimi perché Giovanna non si è mai
esibita volentieri, è sempre stata troppo schiva e lo faceva
per pura gioia personale.
Ciononostante è stata la
mia prima insegnante di musica ma, vista la mia poca
affinità con i tasti, mi aveva insegnato alcune arie antiche
che cantavo mentre lei con grande semplicità mi
accompagnava.
Giovanna è una di quelle persone il cui filo dell’amicizia
non si interrompe. Puoi stare mesi o anni senza vederla
e quando la ritrovi ripartire con lei esattamente da
dove ci si è lasciati. Le conversazioni intorno al camino
che ti accoglie quando entri in casa sono sulla stessa
tonalità, ora come venti o trenta anni fa.
Ed è un tono solo apparentemente disimpegnato perché con Giovanna
puoi parlare di argomenti serissimi, senza che il
mondo esterno arrivi ad intaccarne la profonda serenità.
Chiudi la porta e sei veramente con lei, con i suoi
lavori e le sue cose, con i suoi gatti, in quella sua casa
che è rifugio e spazio creativo, opera d’arte essa stessa.
Per la sua amicizia e per essere quella che è sento di
doverle esprimere un profondo GRAZIE.
15 Aprile 2018, Angela Cingottini